Buongiorno, eccomi qua...sono stata un pò assente dal mio blog perché pressata dagli impegni quotidiani...e anche perché in occasione del 2 giugno mi sono concessa qualche giorno di vacanza :)
Ma ora, eccomi qui.
Le bambole fanno troppo parte della mia vita ormai...anche quando vado in vacanza ci penso. E non va bene. Vivo in un mondo tutto mio, lo so... ma poi nello stesso modo ritorno coi piedi per terra.
Dunque, la volta scorsa vi ho presentato i tre Ciccio. Stavolta vi presento gli altri Cicciobello che ho al momento che sono il Cicciobello Ciao Fiu Lin (cioè, anche nel nome hanno trovato il modo di legare la tradizione come il dialetto alla lingua straniera per fonetica) ossia il Cicciobello asiatico e il Cicciobello Indiano.
Purtroppo non riesco a trovare il Cicciobello Angelo Nero (o Negro) che sarebbe quello di colore ma con l'abito bianco e rosso...va anche detto che io li cerco nuovi ossia fondi di magazzino, quindi con la loro scatola e l'etichetta ancora attaccata.
Il meccanismo che li fa piangere non funziona in nessuno di loro, purtroppo.
Va detta una cosa importante, il Ciao Fiu Lin è stato prodotto dalla Sebino, mentre il Cicciobello Indiano è già un prodotto della Migliorati e quindi risalente a dopo il 1987, anno in cui Gervasio Chiari patron della Sebino vendette stampi e marchio.
Vigilo sempre e comunque in attesa di trovare qualche altro pezzo per la mia collezione...
In attesa di notizie, un saluto
Antonella
I
Antonella reborn dolls
Le bambole reborn ma, non solo: punti di vista di una collezionista qualunque, consigli, chiacchiere, suggerimenti che riguardano questo mondo incantato. Bambole e bambolotti da collezionare, che ci ricordano l'infanzia e segnano un'epoca. Benvenuti nel mio salotto! Antonella
sabato 6 giugno 2015
Mi piacciono tutte...
martedì 26 maggio 2015
I tre Ciccio!
Eccoli, i tre Ciccio: Ciccio Bellissimo, Cicciodoro e Ciccio Buonissimo, uno più bello dell'altro.
Tutti seduti sulla loro sdraietta, con la loro scatola, tirati fuori solo per fare le foto ed il trattamento di bellezza. Sono dei gioielli!
lunedì 18 maggio 2015
The Cicciobello's family
Finalmente posso mostrarveli in tutta la loro bellezza.
Sono la mia piccola truppa...io li trovo adorabili, hanno un visetto talmente dolce! Il 'signor Giochi Preziosi' che attualmente produce il Cicciobello non me ne voglia, ma questo bambolotto non ha niente a che fare con l'attuale Cicciobello, grazioso certamente...ma poco rifinito...a cui manca molto il fascino e la raffinatezza che contraddistingueva il nostro bambolotto. Infatti gli esemplari prodotti per festeggiare il 50° compleanno di Cicciobello che riproducono (ci provano) i vecchi modelli sono andati a ruba...
Tornando a noi, unica pecca in cotanto splendore...non funzionano. I meccanismi dopo essere stati fermi così tanti anni non vanno, forse proprio perché mai usati...e quindi non piangono. Peccato.
Spero prima o poi di trovare chi magari troverà come farli funzionare, comunque sia sono talmente belli che me li guardo con grande soddisfazione!
Parlando di loro, bisogna dire che anche se li portano molto bene i loro annetti ce li hanno pure loro...
Il primo Cicciobello nasce nel '62, per poi evolversi in quello che conosciamo noi e diffondersi ovunque. Il primo Cicciobello non ha aggettivi, è Cicciobello è basta, e spopola tra le bambine negli anni che vanno da fine 60 in poi, è il Cicciobello che poi vincerà nel '72 a Riccione al Concorso Bambolissima il premio 'Bellissimo', anno in cui vennero premiate sempre della Sebino anche Carolina premio 'Eleganza', Metti premio 'Simpatia' e Patatina premio 'Sorriso' .
Da allora il Cicciobello diventa Bellissimo.
E nascono i suoi fratellini.
Angelo nero ( o negro).
Ciao Fiu Lin.
Nasce la trilogia dei Cicciobelli: Ciccio Bellissimo,
Ciccio Buonissimo e Ciccio Doro.Cicciobello chic..con vestitini diversi.E miriadi di accessori. Cicciobello ha passeggino, lettino, armadio....ha praticamente tutto. Viene anche descritta 'La giornata di Cicciobello'.
Completino per la nanna, la pappa, il passeggio...
Quello che vedete in foto è il Ciccio Bellissimo, abitino classico tutto abbinato in lana azzurro, calzoncini corti, è il primo abbigliamento con cui lo abbiamo conosciuto, il più diffuso.
Naturalmente la storia di Cicciobello è ancora lunga...
Ma abbiamo ancora tempo per raccontarla, no?
Alla prossima
Antonella
giovedì 14 maggio 2015
Ecco i miei Cicciobello!!!
E finalmente...dopo averlo desiderato sin da bambina...eccolo...e non uno ma due in un colpo solo!!!!
Non sono meravigliosi???
Vi presento i miei Cicciobello, il primo a sinistra è il Cicciodoro, elegantissimo nel suo completino tutto bianco col cappottino abbinato dagli alamari dorati...molto chic!
Quello a destra è il Cicciobuono, tutto vestito di azzurro, dalle ghettine al coprifasce alla cuffietta...tutto abbinato.
Entrambi hanno il loro ciuccio, che non ho ancora testato se funzionante o meno....e sono seduti sulla loro sdraietta .
Hanno dei volti stupendi, angelici...
I particolari sono tutti molto curati...dal vestitino agli occhietti, ai capelli...beh...mi sono emozionata sapete?
Racchiusa in questi bambolotti famosi in tutto il mondo c'è la nostra storia, la storia di un'Italia dai mille mestieri e dai mille talenti, dalle eccellenze in ogni settore....in questo caso io adesso ho approfondito quello delle bambole in particolare, dei giocattoli, per cui le nostre bambole erano famose, così come erano famose le nostre manifatture, le nostre aziende che producevano prodotti di qualità.
Il made in Italy valeva qualcosa. Finché i nostri mercati non sono stati invasi da prodotti a basso costo e scarsa qualità. La Cina. Le aziende che sono fallite sono state davvero tantissime. E lo stiamo vivendo ancora adesso. È una corsa al ribasso. La qualità della vita scende. E scende la qualità dei prodotti.
Prima un bel vestito era davvero bello.
Adesso....lo fanno pure quello all'estero.
Cavalli, Armani, ecc. tutte firme che prima avevano le manifatture in Italia, ora per risparmiare sul costo del lavoro sono in India, Vietnam, Turchia...
Niente ti deve durare più di un certo tempo...perché così compri.
Già. Compri. Intanto sempre più persone sono alla disperata ricerca di un lavoro...
Possibile che in un paese meraviglioso come il nostro, nel paese di Leonardo da Vinci..di Dante Alighieri, di Cristoforo Colombo...di tanti altri grandi della storia, non ci si riesca a risollevare con tutto ciò che di buono abbiamo fatto negli anni????
E magari...chissà. ...far rinascere anche qualche fabbrica di bambole italiane....
Sarebbe davvero bello.
Un saluto, e scusate le divagazioni!
Antonella
sabato 2 maggio 2015
La mia "nursery" di bambole reborn
Eccole ...finalmente posso presentarvele , un'occhiata veloce veloce giusto per incuriosirvi un pochino e guardare queste meraviglie....
Non lasciatevi ingannare, sono proprio bambole!
So che molte, o molti di voi rimarranno stupiti dalla somiglianza con i bimbi veri....beh...questa è proprio la loro caratteristica. Per fare una di queste bambole un'artista non ci mette meno di 4/5 settimane come minimo... è per questo che le reborner sono delle vere artiste, non credete? Da parte mia, io avevo questa bellissima culla dei miei figli ormai grandi che ho prestato un sacco di volte ma che ho chiesto sempre indietro una volta non più utilizzata, ed all'ennesimo ritorno a casa, dopo essere stata messa a nuovo mi dispiaceva doverla mettere via, sicché ho cominciato col metterci un bambolotto col viso in porcellana ed il corpo in stoffa che avevo qui a casa ( si...perché comunque io ho sempre avuto per casa delle bambole, ho solo cambiato tipologia...prima erano in porcellana o biscuit) .
Poi, per caso, leggo un articolo in cui si parla di queste bambole reborn. Ed ho iniziato a volerne sapere sempre di più..a leggere..a cercare su internet ogni tipo di informazione fino all'acquisto della mia prima bambola reborn.
Il primo acquisto non è mai facile, anzi, direi che è proprio il contrario...ed è il motivo per cui ho aperto questo blog: solo dopo numerosi acquisti e qualche fregatura riesci a capirne qualcosa, perché in questo mondo di solito chi ti spiega qualcosa è anche chi ti vuole vendere le sue bambole.
Che poi, per carità, sono magari anche belle, ma tu che acquisti per la prima volta non sai da che parte guardare.
Intanto, prima cosa, io non vendo bambole. Io sono una collezionista. Una qualsiasi collezionista che ama le bambole. E vi racconto le MIE esperienze. Quindi non è detto che tutto ciò che dico sia la sola ed unica verità, io mi baso su ciò che ho visto ed ho constatato io. Se poi qualcuna di voi ha delle informazioni in più e vuole intervenire è la benvenuta.
Le nozioni generali sono comunque reperite da internet, dai giornali, da colloqui con reborner con cui ho contatti...in ogni caso sbagliare è umano.
Bene...detto questo la prima cosa che mi sento di dire a chi volesse una reborn è: avere le idee chiare.
Ne volete una o volete collezionare?
Una reborn si può anche regalare ad una ragazza cresciuta ma non è adatta al gioco, sappiatelo .
È un oggetto delicato, e come tale va trattato.
Per avere una bella reborn bisogna spendere, perché sono i particolari che fanno la differenza.
Altrimenti vi ritrovate con un bambolotto un pochino colorato e magari con i capelli piantati in testa che sembrano sparati.
Il lavoro ben fatto richiede materiale di prima scelta e tanto tempo.
Come per i capelli, che vengono messi uno ad uno.
Io sono per il pochi ma buoni.
Dove acquistarli? Non esistono negozi.
Solo su internet.
Dovete guardare i particolari.
Con molta attenzione.
Diffidate sempre di chi ha poche foto e prezzi troppo bassi.
La prossima volta vi presento una ad una le reborn.
Ciao!
Antonella
domenica 26 aprile 2015
E Cicciobello sia!!!
Un saluto a tutti coloro che hanno la bontà di seguirmi, oggi voglio parlarvi degli antenati delle reborn, ossia i bambolotti. Capostipite più famoso e conosciuto è il famigerato Cicciobello, da me tanto desiderato da bambina e mai avuto in quanto i miei optarono per un Tesorino, a quanto pare perché non riuscirono più a trovarne uno in circolazione...ma mai dimenticato. I giocattoli di quel periodo sono diventati molto richiesti tra i collezionisti, ma ricordatevi che per un collezionista devono essere perfettamente funzionanti, o per lo meno chiusi nella loro scatola originale e mai giocati.
Cosa alquanto difficile, se pensiamo che Cicciobello viene creato nel 1962 ed è dagli anni successivi che non ha mai conosciuto altro che consensi tra le bambine di molte generazioni, e poi, tra molte collezioniste adulte (ma so che ci sono anche parecchi collezionisti uomini ).
Azienda produttrice del primo Cicciobello è la Sebino, di Cologne provincia di Brescia. Immaginate voi nel pieno boom economico, nelle vetrine sempre le solite bambole già viste e riviste e poi arriva il signor Gervasio Chiari con l'intuito di questo bambolotto dalle fattezze di un neonato ed è un successo mondiale.
Cicciobello viene presentato dal suo "papà" al Salone del Giocattolo di Milano. Che allora era secondo solo a Norimberga. Parliamo proprio di altri periodi...
A scolpire ed a plasmare le fattezze di Cicciobello, più precisamente della creta per il suo modello, è lo scultore Silvestro Bellini , artista autore di tante firme di bambole anche per Giochi Preziosi, Migliorati e Chiari. Si dice che come modello abbia preso ispirazione da un vero neonato del bresciano.
Con Carosello, attraverso la pubblicità su Topolino, che allora tutte noi bambine guardavamo e leggevamo ...unici canali di comunicazione, viene effettuata una campagna di merchandising di gran successo..fioccano le letterine per Babbo Natale o Santa Lucia o Compleanno in cui l'oggetto del desiderio è sempre è solo lui, il Cicciobello.
Il primo Cicciobello è vestito semplicemente, con un abito di lana azzurro e scarpine e cuffietta abbinate, ovviamente la caratteristica è che piange appena togli il ciuccio e si calma appena gli e lo rimetti, imitando la voce di un bimbo vero.
Visto il successo stellare nascono poi tutta una serie di Cicciobello, Cicciobuono , Cicciodoro , ognuno col suo abitino e con la sua espressione, ed una miriade di accessori che vanno dalla Ciccioculla al Cicciopasseggino, agli abitini (in realtà Cicciobello veste anche gli abiti di un bebè, proprio come le reborn) e molti altri ancora...
Nascono altri meravigliosi Cicciobello, "Gli amici del Mondo" ed ecco i Cicciobello delle varie etnie... Il Cicciobello Angelo Nero , il Cicciobello Ciao Fiu Lin asiatico, il Cicciobello esquimese...
Questa bambola multicolore voleva essere un messaggio di pace e di speranza, eravamo nel 67/68 e certe tematiche erano fortemente sentite ( vedi Vietnam).
La produzione del Cicciobello nell'84 passa alla Migliorati Giocattoli di Pavone Mella insieme a modelli, marchi e stampi, e successivamente alla Giochi Preziosi di Cogliati, che tutt'ora lo produce. E ciò accadeva nel raggio di pochi chilometri in una zona famosa per laboriosità e inventiva del mondo dei giocattoli. Una realtà che non si ferma certamente solo alla Sebino ma che conosce molte altre realtà. Prima dell'avvento della Cina.
Tornando a noi, tengo a precisare che la Sebino non ha prodotto solo Cicciobello, anche se probabilmente il fatto di averne venduto milioni in ogni angolo del mondo lo ha reso il suo fiore all'occhiello, ma vanta una serie di eccellenti produzioni di bambole altrettanto belle quali Patatina ed il fratellino Angelino, varie versioni di Michela la bambola parlante, Pipino fa pipì nel vasino, Belinda, Marilù e molte altre...
Sicuramente avrò dimenticato di citare qualche modello di Cicciobello, tipo Cicciobello Rock, e chissà quante altre bambole, chiedo scusa già da adesso ma avendo io la stessa età di Cicciobello ( qui lo dico e qui lo nego!) comincio ad accusare qualche sorta di amnesia..e poi la mia mente corre già dal mio amico Antonio che mi ha promesso di procurarmi Cicciobello per la mia collezione ancora in scatola...non me lo devo fare scappare!!!! Poi vi dirò come è andata.... e magari vi metto le fotografie, perché finalmente ho capito come caricarle!!! Ciaooooooo
A presto
Antonella
Collezionista ad oltranza di bambole...e di ricordi.
non solo reborn: le cabbage patch dolls
Buongiorno amiche del web, e buona domenica!
Volevo rendervi partecipe della mia ultima scoperta a proposito di bambole e collezioni....per puro caso ho scoperto queste bambole degli anni che vanno dagli 80 in poi (ma valgono di più quelle più vecchie) ed ho visto che c'è un mondo dietro e collezionisti talmente attaccati alla collezione di queste bambole! Io ero già grande e non me le ricordo, sono molto belle...testa grossa in vinile e corpo in stoffa, una diversa dall'altra..molto ma molto tenere! Sto cominciando a pensare di avere qualche malattia ossessivo-compulsiva!!!
Forse non ho giocato abbastanza e devo recuperare????
Ai posteri l'ardua sentenza!
Dicevamo...questi bambolotti sono nati in un campo di cavoli :)
E vogliono essere adottati.
Beata innocenza!
Hanno un certificato che tu spedisci alla casa per adottare l'orfanella.
Ed un nome. Uno diverso dall'altro. Beh...fantastico.
Capisco perché in America quando uscirono i genitori facevano ore di coda e risse per Natale pur di accaparrarsene una! Il luogo di nascita di queste bambole è Babyland General Hospital, un parco a tema presentato come nursery, centro adozione, luogo di nascita, e i dipendenti interpretano i dottori e gli infermieri. Inizialmente qui si vendevano le prime bambole .
Si trova a Cleveland, Georgia. Stati Uniti.
Ma cominciamo dall'inizio: all'inizio queste deliziose bamboline si chiamavano "Little People", e sono una diversa dall'altra, proprio come le bambine . È il 1978, e ad avere questa brillante idea è Xavier Roberts con l'aiuto di quattro artigiane. Allora ancora si vendevano al Babiland General Hospital. Nell'82 il cambio del nome in "Cabbage Patch" giusto in tempo per narrare la loro storia, scritta apposta da Susanna Nance Schlaifer, in cui si narra di questi bimbi nati sotto un campo di cavoli.... Ed uscì anche la versione della storia lunga, una sorta di avventura con i cattivi ed i buoni di cui fecero cartoni animati, gadget e quant'altro. Il fatto che questo luogo esista realmente deve avere avuto un forte impatto sulle bimbe di allora.
Io già mi immagino la scena di queste bambine....che bello!!!! :)
Perché l'America è sempre l'America....
Ancora oggi questo luogo è visitato da tanti bambini. Io credo che ci fosse qui in Italia un posto del genere avrebbe un enorme successo...
E torniamo al mio discorso. Le bambole secondo me in Italia non sono state apprezzate e valorizzate come avrebbero dovuto essere. Qui in Italia sono state commercializzate come "I bamboli del campo incantato", ma non avendone conosciuto la storia credo che poche bambine abbiano apprezzato queste bambole dall'aspetto un pò buffo, ma molto dolci.
Non dimentichiamo che sono gli anni in cui è difficile tenere testa a Barbie ed a tutti i suoi incredibili accessori.
Una bambola che vuole essere adottata è roba per bambine romantiche. O per collezioniste.
Molto meglio vivere qualche momento nel mondo incantato delle bambole che affrontare la dura realtà?
Chissà... Per fortuna possiamo avere opinioni diverse.
Un saluto a tutte voi
Antonella