Buongiorno amiche del web, e buona domenica!
Volevo rendervi partecipe della mia ultima scoperta a proposito di bambole e collezioni....per puro caso ho scoperto queste bambole degli anni che vanno dagli 80 in poi (ma valgono di più quelle più vecchie) ed ho visto che c'è un mondo dietro e collezionisti talmente attaccati alla collezione di queste bambole! Io ero già grande e non me le ricordo, sono molto belle...testa grossa in vinile e corpo in stoffa, una diversa dall'altra..molto ma molto tenere! Sto cominciando a pensare di avere qualche malattia ossessivo-compulsiva!!!
Forse non ho giocato abbastanza e devo recuperare????
Ai posteri l'ardua sentenza!
Dicevamo...questi bambolotti sono nati in un campo di cavoli :)
E vogliono essere adottati.
Beata innocenza!
Hanno un certificato che tu spedisci alla casa per adottare l'orfanella.
Ed un nome. Uno diverso dall'altro. Beh...fantastico.
Capisco perché in America quando uscirono i genitori facevano ore di coda e risse per Natale pur di accaparrarsene una! Il luogo di nascita di queste bambole è Babyland General Hospital, un parco a tema presentato come nursery, centro adozione, luogo di nascita, e i dipendenti interpretano i dottori e gli infermieri. Inizialmente qui si vendevano le prime bambole .
Si trova a Cleveland, Georgia. Stati Uniti.
Ma cominciamo dall'inizio: all'inizio queste deliziose bamboline si chiamavano "Little People", e sono una diversa dall'altra, proprio come le bambine . È il 1978, e ad avere questa brillante idea è Xavier Roberts con l'aiuto di quattro artigiane. Allora ancora si vendevano al Babiland General Hospital. Nell'82 il cambio del nome in "Cabbage Patch" giusto in tempo per narrare la loro storia, scritta apposta da Susanna Nance Schlaifer, in cui si narra di questi bimbi nati sotto un campo di cavoli.... Ed uscì anche la versione della storia lunga, una sorta di avventura con i cattivi ed i buoni di cui fecero cartoni animati, gadget e quant'altro. Il fatto che questo luogo esista realmente deve avere avuto un forte impatto sulle bimbe di allora.
Io già mi immagino la scena di queste bambine....che bello!!!! :)
Perché l'America è sempre l'America....
Ancora oggi questo luogo è visitato da tanti bambini. Io credo che ci fosse qui in Italia un posto del genere avrebbe un enorme successo...
E torniamo al mio discorso. Le bambole secondo me in Italia non sono state apprezzate e valorizzate come avrebbero dovuto essere. Qui in Italia sono state commercializzate come "I bamboli del campo incantato", ma non avendone conosciuto la storia credo che poche bambine abbiano apprezzato queste bambole dall'aspetto un pò buffo, ma molto dolci.
Non dimentichiamo che sono gli anni in cui è difficile tenere testa a Barbie ed a tutti i suoi incredibili accessori.
Una bambola che vuole essere adottata è roba per bambine romantiche. O per collezioniste.
Molto meglio vivere qualche momento nel mondo incantato delle bambole che affrontare la dura realtà?
Chissà... Per fortuna possiamo avere opinioni diverse.
Un saluto a tutte voi
Antonella
Le bambole reborn ma, non solo: punti di vista di una collezionista qualunque, consigli, chiacchiere, suggerimenti che riguardano questo mondo incantato. Bambole e bambolotti da collezionare, che ci ricordano l'infanzia e segnano un'epoca. Benvenuti nel mio salotto! Antonella
domenica 26 aprile 2015
non solo reborn: le cabbage patch dolls
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