Un saluto a tutti coloro che hanno la bontà di seguirmi, oggi voglio parlarvi degli antenati delle reborn, ossia i bambolotti. Capostipite più famoso e conosciuto è il famigerato Cicciobello, da me tanto desiderato da bambina e mai avuto in quanto i miei optarono per un Tesorino, a quanto pare perché non riuscirono più a trovarne uno in circolazione...ma mai dimenticato. I giocattoli di quel periodo sono diventati molto richiesti tra i collezionisti, ma ricordatevi che per un collezionista devono essere perfettamente funzionanti, o per lo meno chiusi nella loro scatola originale e mai giocati.
Cosa alquanto difficile, se pensiamo che Cicciobello viene creato nel 1962 ed è dagli anni successivi che non ha mai conosciuto altro che consensi tra le bambine di molte generazioni, e poi, tra molte collezioniste adulte (ma so che ci sono anche parecchi collezionisti uomini ).
Azienda produttrice del primo Cicciobello è la Sebino, di Cologne provincia di Brescia. Immaginate voi nel pieno boom economico, nelle vetrine sempre le solite bambole già viste e riviste e poi arriva il signor Gervasio Chiari con l'intuito di questo bambolotto dalle fattezze di un neonato ed è un successo mondiale.
Cicciobello viene presentato dal suo "papà" al Salone del Giocattolo di Milano. Che allora era secondo solo a Norimberga. Parliamo proprio di altri periodi...
A scolpire ed a plasmare le fattezze di Cicciobello, più precisamente della creta per il suo modello, è lo scultore Silvestro Bellini , artista autore di tante firme di bambole anche per Giochi Preziosi, Migliorati e Chiari. Si dice che come modello abbia preso ispirazione da un vero neonato del bresciano.
Con Carosello, attraverso la pubblicità su Topolino, che allora tutte noi bambine guardavamo e leggevamo ...unici canali di comunicazione, viene effettuata una campagna di merchandising di gran successo..fioccano le letterine per Babbo Natale o Santa Lucia o Compleanno in cui l'oggetto del desiderio è sempre è solo lui, il Cicciobello.
Il primo Cicciobello è vestito semplicemente, con un abito di lana azzurro e scarpine e cuffietta abbinate, ovviamente la caratteristica è che piange appena togli il ciuccio e si calma appena gli e lo rimetti, imitando la voce di un bimbo vero.
Visto il successo stellare nascono poi tutta una serie di Cicciobello, Cicciobuono , Cicciodoro , ognuno col suo abitino e con la sua espressione, ed una miriade di accessori che vanno dalla Ciccioculla al Cicciopasseggino, agli abitini (in realtà Cicciobello veste anche gli abiti di un bebè, proprio come le reborn) e molti altri ancora...
Nascono altri meravigliosi Cicciobello, "Gli amici del Mondo" ed ecco i Cicciobello delle varie etnie... Il Cicciobello Angelo Nero , il Cicciobello Ciao Fiu Lin asiatico, il Cicciobello esquimese...
Questa bambola multicolore voleva essere un messaggio di pace e di speranza, eravamo nel 67/68 e certe tematiche erano fortemente sentite ( vedi Vietnam).
La produzione del Cicciobello nell'84 passa alla Migliorati Giocattoli di Pavone Mella insieme a modelli, marchi e stampi, e successivamente alla Giochi Preziosi di Cogliati, che tutt'ora lo produce. E ciò accadeva nel raggio di pochi chilometri in una zona famosa per laboriosità e inventiva del mondo dei giocattoli. Una realtà che non si ferma certamente solo alla Sebino ma che conosce molte altre realtà. Prima dell'avvento della Cina.
Tornando a noi, tengo a precisare che la Sebino non ha prodotto solo Cicciobello, anche se probabilmente il fatto di averne venduto milioni in ogni angolo del mondo lo ha reso il suo fiore all'occhiello, ma vanta una serie di eccellenti produzioni di bambole altrettanto belle quali Patatina ed il fratellino Angelino, varie versioni di Michela la bambola parlante, Pipino fa pipì nel vasino, Belinda, Marilù e molte altre...
Sicuramente avrò dimenticato di citare qualche modello di Cicciobello, tipo Cicciobello Rock, e chissà quante altre bambole, chiedo scusa già da adesso ma avendo io la stessa età di Cicciobello ( qui lo dico e qui lo nego!) comincio ad accusare qualche sorta di amnesia..e poi la mia mente corre già dal mio amico Antonio che mi ha promesso di procurarmi Cicciobello per la mia collezione ancora in scatola...non me lo devo fare scappare!!!! Poi vi dirò come è andata.... e magari vi metto le fotografie, perché finalmente ho capito come caricarle!!! Ciaooooooo
A presto
Antonella
Collezionista ad oltranza di bambole...e di ricordi.
Le bambole reborn ma, non solo: punti di vista di una collezionista qualunque, consigli, chiacchiere, suggerimenti che riguardano questo mondo incantato. Bambole e bambolotti da collezionare, che ci ricordano l'infanzia e segnano un'epoca. Benvenuti nel mio salotto! Antonella
domenica 26 aprile 2015
E Cicciobello sia!!!
non solo reborn: le cabbage patch dolls
Buongiorno amiche del web, e buona domenica!
Volevo rendervi partecipe della mia ultima scoperta a proposito di bambole e collezioni....per puro caso ho scoperto queste bambole degli anni che vanno dagli 80 in poi (ma valgono di più quelle più vecchie) ed ho visto che c'è un mondo dietro e collezionisti talmente attaccati alla collezione di queste bambole! Io ero già grande e non me le ricordo, sono molto belle...testa grossa in vinile e corpo in stoffa, una diversa dall'altra..molto ma molto tenere! Sto cominciando a pensare di avere qualche malattia ossessivo-compulsiva!!!
Forse non ho giocato abbastanza e devo recuperare????
Ai posteri l'ardua sentenza!
Dicevamo...questi bambolotti sono nati in un campo di cavoli :)
E vogliono essere adottati.
Beata innocenza!
Hanno un certificato che tu spedisci alla casa per adottare l'orfanella.
Ed un nome. Uno diverso dall'altro. Beh...fantastico.
Capisco perché in America quando uscirono i genitori facevano ore di coda e risse per Natale pur di accaparrarsene una! Il luogo di nascita di queste bambole è Babyland General Hospital, un parco a tema presentato come nursery, centro adozione, luogo di nascita, e i dipendenti interpretano i dottori e gli infermieri. Inizialmente qui si vendevano le prime bambole .
Si trova a Cleveland, Georgia. Stati Uniti.
Ma cominciamo dall'inizio: all'inizio queste deliziose bamboline si chiamavano "Little People", e sono una diversa dall'altra, proprio come le bambine . È il 1978, e ad avere questa brillante idea è Xavier Roberts con l'aiuto di quattro artigiane. Allora ancora si vendevano al Babiland General Hospital. Nell'82 il cambio del nome in "Cabbage Patch" giusto in tempo per narrare la loro storia, scritta apposta da Susanna Nance Schlaifer, in cui si narra di questi bimbi nati sotto un campo di cavoli.... Ed uscì anche la versione della storia lunga, una sorta di avventura con i cattivi ed i buoni di cui fecero cartoni animati, gadget e quant'altro. Il fatto che questo luogo esista realmente deve avere avuto un forte impatto sulle bimbe di allora.
Io già mi immagino la scena di queste bambine....che bello!!!! :)
Perché l'America è sempre l'America....
Ancora oggi questo luogo è visitato da tanti bambini. Io credo che ci fosse qui in Italia un posto del genere avrebbe un enorme successo...
E torniamo al mio discorso. Le bambole secondo me in Italia non sono state apprezzate e valorizzate come avrebbero dovuto essere. Qui in Italia sono state commercializzate come "I bamboli del campo incantato", ma non avendone conosciuto la storia credo che poche bambine abbiano apprezzato queste bambole dall'aspetto un pò buffo, ma molto dolci.
Non dimentichiamo che sono gli anni in cui è difficile tenere testa a Barbie ed a tutti i suoi incredibili accessori.
Una bambola che vuole essere adottata è roba per bambine romantiche. O per collezioniste.
Molto meglio vivere qualche momento nel mondo incantato delle bambole che affrontare la dura realtà?
Chissà... Per fortuna possiamo avere opinioni diverse.
Un saluto a tutte voi
Antonella
domenica 19 aprile 2015
le bambole in silicone
Il procedimento con cui si realizzano è lunghissimo, e qui le capacità dell'artista vengono tutte fuori, il costo dei materiali è elevato ed è per questo che costano parecchio.
Il primo passaggio consiste nel modellare il neonato come lo si desidera, di solito si usa la pasta polimerica. Una volta modellato si realizza lo stampo col quale viene realizzato l'originale. Per lo stampo si usa solitamente il gesso o la gomma siliconica.
Dopo di che viene fatta la colata di silicone all'interno dello stampo.
Per ottenere il miglior risultato possibile bisogna usare il silicone al platino, infatti lo usano per fare le protesi e gli effetti speciali, è pigmentazione in modo da ottenere il colore dello incarnato che si desidera.
Infine si passa alle finiture come per le reborn, capelli, ciglia, abbigliamento, unghie ecc...
Sono delle vere e proprie opere d'arte....
A tutte noi collezionisti non ci resta che sognare di possedere una.
Spero di esserti stata utile! A presto
Antonella
domenica 5 aprile 2015
storie di bambole reborn
Unica nota positiva... ho ricevuto la mia ultima piccolina...una reborn in tedesca troppo carina!! Si chiama Bianca, ed ha un faccino troppo simpatico...
Sarei dovuta partire per il mare, ma meno male che non l'ho fatto e che ho potuto ritirare il pacco :) oggi quindi tra tutte le altre cose ho deciso di vestire a nuovo la mia nursery ed ho cambiato alle bimbe i vestitini....
Ho messo loro i vestitini delle feste...e quindi una profusione di tulle...scarpine...fasce e fiocchi!! Adoro perdermi in queste cose....
ma poi quante cose ci sono per le femminucce! Io avendo avuto due figli maschi mi sono un pochino persa tutte quelle meraviglie di abitini e fiocchetti...ed ora mi fa molto piacere godermele sulle mie reborn...:) non voglio dilungarmi troppo perché ho tanto da fare....e voglio sistemare casa per stare tranquilla. A presto cari lettori. E tanti auguri di una serena Pasqua.
Antonella
Ps. Prossimamente vi parlerò in maniera più approfondita di alcune reborner che ho avuto il piacere di conoscere, e vi posterò le foto dei miei gioielli. Ciaoooo! !!