Buongiorno, eccomi qua...sono stata un pò assente dal mio blog perché pressata dagli impegni quotidiani...e anche perché in occasione del 2 giugno mi sono concessa qualche giorno di vacanza :)
Ma ora, eccomi qui.
Le bambole fanno troppo parte della mia vita ormai...anche quando vado in vacanza ci penso. E non va bene. Vivo in un mondo tutto mio, lo so... ma poi nello stesso modo ritorno coi piedi per terra.
Dunque, la volta scorsa vi ho presentato i tre Ciccio. Stavolta vi presento gli altri Cicciobello che ho al momento che sono il Cicciobello Ciao Fiu Lin (cioè, anche nel nome hanno trovato il modo di legare la tradizione come il dialetto alla lingua straniera per fonetica) ossia il Cicciobello asiatico e il Cicciobello Indiano.
Purtroppo non riesco a trovare il Cicciobello Angelo Nero (o Negro) che sarebbe quello di colore ma con l'abito bianco e rosso...va anche detto che io li cerco nuovi ossia fondi di magazzino, quindi con la loro scatola e l'etichetta ancora attaccata.
Il meccanismo che li fa piangere non funziona in nessuno di loro, purtroppo.
Va detta una cosa importante, il Ciao Fiu Lin è stato prodotto dalla Sebino, mentre il Cicciobello Indiano è già un prodotto della Migliorati e quindi risalente a dopo il 1987, anno in cui Gervasio Chiari patron della Sebino vendette stampi e marchio.
Vigilo sempre e comunque in attesa di trovare qualche altro pezzo per la mia collezione...
In attesa di notizie, un saluto
Antonella
I
Le bambole reborn ma, non solo: punti di vista di una collezionista qualunque, consigli, chiacchiere, suggerimenti che riguardano questo mondo incantato. Bambole e bambolotti da collezionare, che ci ricordano l'infanzia e segnano un'epoca. Benvenuti nel mio salotto! Antonella
sabato 6 giugno 2015
Mi piacciono tutte...
martedì 26 maggio 2015
I tre Ciccio!
Eccoli, i tre Ciccio: Ciccio Bellissimo, Cicciodoro e Ciccio Buonissimo, uno più bello dell'altro.
Tutti seduti sulla loro sdraietta, con la loro scatola, tirati fuori solo per fare le foto ed il trattamento di bellezza. Sono dei gioielli!
lunedì 18 maggio 2015
The Cicciobello's family
Finalmente posso mostrarveli in tutta la loro bellezza.
Sono la mia piccola truppa...io li trovo adorabili, hanno un visetto talmente dolce! Il 'signor Giochi Preziosi' che attualmente produce il Cicciobello non me ne voglia, ma questo bambolotto non ha niente a che fare con l'attuale Cicciobello, grazioso certamente...ma poco rifinito...a cui manca molto il fascino e la raffinatezza che contraddistingueva il nostro bambolotto. Infatti gli esemplari prodotti per festeggiare il 50° compleanno di Cicciobello che riproducono (ci provano) i vecchi modelli sono andati a ruba...
Tornando a noi, unica pecca in cotanto splendore...non funzionano. I meccanismi dopo essere stati fermi così tanti anni non vanno, forse proprio perché mai usati...e quindi non piangono. Peccato.
Spero prima o poi di trovare chi magari troverà come farli funzionare, comunque sia sono talmente belli che me li guardo con grande soddisfazione!
Parlando di loro, bisogna dire che anche se li portano molto bene i loro annetti ce li hanno pure loro...
Il primo Cicciobello nasce nel '62, per poi evolversi in quello che conosciamo noi e diffondersi ovunque. Il primo Cicciobello non ha aggettivi, è Cicciobello è basta, e spopola tra le bambine negli anni che vanno da fine 60 in poi, è il Cicciobello che poi vincerà nel '72 a Riccione al Concorso Bambolissima il premio 'Bellissimo', anno in cui vennero premiate sempre della Sebino anche Carolina premio 'Eleganza', Metti premio 'Simpatia' e Patatina premio 'Sorriso' .
Da allora il Cicciobello diventa Bellissimo.
E nascono i suoi fratellini.
Angelo nero ( o negro).
Ciao Fiu Lin.
Nasce la trilogia dei Cicciobelli: Ciccio Bellissimo,
Ciccio Buonissimo e Ciccio Doro.Cicciobello chic..con vestitini diversi.E miriadi di accessori. Cicciobello ha passeggino, lettino, armadio....ha praticamente tutto. Viene anche descritta 'La giornata di Cicciobello'.
Completino per la nanna, la pappa, il passeggio...
Quello che vedete in foto è il Ciccio Bellissimo, abitino classico tutto abbinato in lana azzurro, calzoncini corti, è il primo abbigliamento con cui lo abbiamo conosciuto, il più diffuso.
Naturalmente la storia di Cicciobello è ancora lunga...
Ma abbiamo ancora tempo per raccontarla, no?
Alla prossima
Antonella
giovedì 14 maggio 2015
Ecco i miei Cicciobello!!!
E finalmente...dopo averlo desiderato sin da bambina...eccolo...e non uno ma due in un colpo solo!!!!
Non sono meravigliosi???
Vi presento i miei Cicciobello, il primo a sinistra è il Cicciodoro, elegantissimo nel suo completino tutto bianco col cappottino abbinato dagli alamari dorati...molto chic!
Quello a destra è il Cicciobuono, tutto vestito di azzurro, dalle ghettine al coprifasce alla cuffietta...tutto abbinato.
Entrambi hanno il loro ciuccio, che non ho ancora testato se funzionante o meno....e sono seduti sulla loro sdraietta .
Hanno dei volti stupendi, angelici...
I particolari sono tutti molto curati...dal vestitino agli occhietti, ai capelli...beh...mi sono emozionata sapete?
Racchiusa in questi bambolotti famosi in tutto il mondo c'è la nostra storia, la storia di un'Italia dai mille mestieri e dai mille talenti, dalle eccellenze in ogni settore....in questo caso io adesso ho approfondito quello delle bambole in particolare, dei giocattoli, per cui le nostre bambole erano famose, così come erano famose le nostre manifatture, le nostre aziende che producevano prodotti di qualità.
Il made in Italy valeva qualcosa. Finché i nostri mercati non sono stati invasi da prodotti a basso costo e scarsa qualità. La Cina. Le aziende che sono fallite sono state davvero tantissime. E lo stiamo vivendo ancora adesso. È una corsa al ribasso. La qualità della vita scende. E scende la qualità dei prodotti.
Prima un bel vestito era davvero bello.
Adesso....lo fanno pure quello all'estero.
Cavalli, Armani, ecc. tutte firme che prima avevano le manifatture in Italia, ora per risparmiare sul costo del lavoro sono in India, Vietnam, Turchia...
Niente ti deve durare più di un certo tempo...perché così compri.
Già. Compri. Intanto sempre più persone sono alla disperata ricerca di un lavoro...
Possibile che in un paese meraviglioso come il nostro, nel paese di Leonardo da Vinci..di Dante Alighieri, di Cristoforo Colombo...di tanti altri grandi della storia, non ci si riesca a risollevare con tutto ciò che di buono abbiamo fatto negli anni????
E magari...chissà. ...far rinascere anche qualche fabbrica di bambole italiane....
Sarebbe davvero bello.
Un saluto, e scusate le divagazioni!
Antonella
sabato 2 maggio 2015
La mia "nursery" di bambole reborn
Eccole ...finalmente posso presentarvele , un'occhiata veloce veloce giusto per incuriosirvi un pochino e guardare queste meraviglie....
Non lasciatevi ingannare, sono proprio bambole!
So che molte, o molti di voi rimarranno stupiti dalla somiglianza con i bimbi veri....beh...questa è proprio la loro caratteristica. Per fare una di queste bambole un'artista non ci mette meno di 4/5 settimane come minimo... è per questo che le reborner sono delle vere artiste, non credete? Da parte mia, io avevo questa bellissima culla dei miei figli ormai grandi che ho prestato un sacco di volte ma che ho chiesto sempre indietro una volta non più utilizzata, ed all'ennesimo ritorno a casa, dopo essere stata messa a nuovo mi dispiaceva doverla mettere via, sicché ho cominciato col metterci un bambolotto col viso in porcellana ed il corpo in stoffa che avevo qui a casa ( si...perché comunque io ho sempre avuto per casa delle bambole, ho solo cambiato tipologia...prima erano in porcellana o biscuit) .
Poi, per caso, leggo un articolo in cui si parla di queste bambole reborn. Ed ho iniziato a volerne sapere sempre di più..a leggere..a cercare su internet ogni tipo di informazione fino all'acquisto della mia prima bambola reborn.
Il primo acquisto non è mai facile, anzi, direi che è proprio il contrario...ed è il motivo per cui ho aperto questo blog: solo dopo numerosi acquisti e qualche fregatura riesci a capirne qualcosa, perché in questo mondo di solito chi ti spiega qualcosa è anche chi ti vuole vendere le sue bambole.
Che poi, per carità, sono magari anche belle, ma tu che acquisti per la prima volta non sai da che parte guardare.
Intanto, prima cosa, io non vendo bambole. Io sono una collezionista. Una qualsiasi collezionista che ama le bambole. E vi racconto le MIE esperienze. Quindi non è detto che tutto ciò che dico sia la sola ed unica verità, io mi baso su ciò che ho visto ed ho constatato io. Se poi qualcuna di voi ha delle informazioni in più e vuole intervenire è la benvenuta.
Le nozioni generali sono comunque reperite da internet, dai giornali, da colloqui con reborner con cui ho contatti...in ogni caso sbagliare è umano.
Bene...detto questo la prima cosa che mi sento di dire a chi volesse una reborn è: avere le idee chiare.
Ne volete una o volete collezionare?
Una reborn si può anche regalare ad una ragazza cresciuta ma non è adatta al gioco, sappiatelo .
È un oggetto delicato, e come tale va trattato.
Per avere una bella reborn bisogna spendere, perché sono i particolari che fanno la differenza.
Altrimenti vi ritrovate con un bambolotto un pochino colorato e magari con i capelli piantati in testa che sembrano sparati.
Il lavoro ben fatto richiede materiale di prima scelta e tanto tempo.
Come per i capelli, che vengono messi uno ad uno.
Io sono per il pochi ma buoni.
Dove acquistarli? Non esistono negozi.
Solo su internet.
Dovete guardare i particolari.
Con molta attenzione.
Diffidate sempre di chi ha poche foto e prezzi troppo bassi.
La prossima volta vi presento una ad una le reborn.
Ciao!
Antonella
domenica 26 aprile 2015
E Cicciobello sia!!!
Un saluto a tutti coloro che hanno la bontà di seguirmi, oggi voglio parlarvi degli antenati delle reborn, ossia i bambolotti. Capostipite più famoso e conosciuto è il famigerato Cicciobello, da me tanto desiderato da bambina e mai avuto in quanto i miei optarono per un Tesorino, a quanto pare perché non riuscirono più a trovarne uno in circolazione...ma mai dimenticato. I giocattoli di quel periodo sono diventati molto richiesti tra i collezionisti, ma ricordatevi che per un collezionista devono essere perfettamente funzionanti, o per lo meno chiusi nella loro scatola originale e mai giocati.
Cosa alquanto difficile, se pensiamo che Cicciobello viene creato nel 1962 ed è dagli anni successivi che non ha mai conosciuto altro che consensi tra le bambine di molte generazioni, e poi, tra molte collezioniste adulte (ma so che ci sono anche parecchi collezionisti uomini ).
Azienda produttrice del primo Cicciobello è la Sebino, di Cologne provincia di Brescia. Immaginate voi nel pieno boom economico, nelle vetrine sempre le solite bambole già viste e riviste e poi arriva il signor Gervasio Chiari con l'intuito di questo bambolotto dalle fattezze di un neonato ed è un successo mondiale.
Cicciobello viene presentato dal suo "papà" al Salone del Giocattolo di Milano. Che allora era secondo solo a Norimberga. Parliamo proprio di altri periodi...
A scolpire ed a plasmare le fattezze di Cicciobello, più precisamente della creta per il suo modello, è lo scultore Silvestro Bellini , artista autore di tante firme di bambole anche per Giochi Preziosi, Migliorati e Chiari. Si dice che come modello abbia preso ispirazione da un vero neonato del bresciano.
Con Carosello, attraverso la pubblicità su Topolino, che allora tutte noi bambine guardavamo e leggevamo ...unici canali di comunicazione, viene effettuata una campagna di merchandising di gran successo..fioccano le letterine per Babbo Natale o Santa Lucia o Compleanno in cui l'oggetto del desiderio è sempre è solo lui, il Cicciobello.
Il primo Cicciobello è vestito semplicemente, con un abito di lana azzurro e scarpine e cuffietta abbinate, ovviamente la caratteristica è che piange appena togli il ciuccio e si calma appena gli e lo rimetti, imitando la voce di un bimbo vero.
Visto il successo stellare nascono poi tutta una serie di Cicciobello, Cicciobuono , Cicciodoro , ognuno col suo abitino e con la sua espressione, ed una miriade di accessori che vanno dalla Ciccioculla al Cicciopasseggino, agli abitini (in realtà Cicciobello veste anche gli abiti di un bebè, proprio come le reborn) e molti altri ancora...
Nascono altri meravigliosi Cicciobello, "Gli amici del Mondo" ed ecco i Cicciobello delle varie etnie... Il Cicciobello Angelo Nero , il Cicciobello Ciao Fiu Lin asiatico, il Cicciobello esquimese...
Questa bambola multicolore voleva essere un messaggio di pace e di speranza, eravamo nel 67/68 e certe tematiche erano fortemente sentite ( vedi Vietnam).
La produzione del Cicciobello nell'84 passa alla Migliorati Giocattoli di Pavone Mella insieme a modelli, marchi e stampi, e successivamente alla Giochi Preziosi di Cogliati, che tutt'ora lo produce. E ciò accadeva nel raggio di pochi chilometri in una zona famosa per laboriosità e inventiva del mondo dei giocattoli. Una realtà che non si ferma certamente solo alla Sebino ma che conosce molte altre realtà. Prima dell'avvento della Cina.
Tornando a noi, tengo a precisare che la Sebino non ha prodotto solo Cicciobello, anche se probabilmente il fatto di averne venduto milioni in ogni angolo del mondo lo ha reso il suo fiore all'occhiello, ma vanta una serie di eccellenti produzioni di bambole altrettanto belle quali Patatina ed il fratellino Angelino, varie versioni di Michela la bambola parlante, Pipino fa pipì nel vasino, Belinda, Marilù e molte altre...
Sicuramente avrò dimenticato di citare qualche modello di Cicciobello, tipo Cicciobello Rock, e chissà quante altre bambole, chiedo scusa già da adesso ma avendo io la stessa età di Cicciobello ( qui lo dico e qui lo nego!) comincio ad accusare qualche sorta di amnesia..e poi la mia mente corre già dal mio amico Antonio che mi ha promesso di procurarmi Cicciobello per la mia collezione ancora in scatola...non me lo devo fare scappare!!!! Poi vi dirò come è andata.... e magari vi metto le fotografie, perché finalmente ho capito come caricarle!!! Ciaooooooo
A presto
Antonella
Collezionista ad oltranza di bambole...e di ricordi.
non solo reborn: le cabbage patch dolls
Buongiorno amiche del web, e buona domenica!
Volevo rendervi partecipe della mia ultima scoperta a proposito di bambole e collezioni....per puro caso ho scoperto queste bambole degli anni che vanno dagli 80 in poi (ma valgono di più quelle più vecchie) ed ho visto che c'è un mondo dietro e collezionisti talmente attaccati alla collezione di queste bambole! Io ero già grande e non me le ricordo, sono molto belle...testa grossa in vinile e corpo in stoffa, una diversa dall'altra..molto ma molto tenere! Sto cominciando a pensare di avere qualche malattia ossessivo-compulsiva!!!
Forse non ho giocato abbastanza e devo recuperare????
Ai posteri l'ardua sentenza!
Dicevamo...questi bambolotti sono nati in un campo di cavoli :)
E vogliono essere adottati.
Beata innocenza!
Hanno un certificato che tu spedisci alla casa per adottare l'orfanella.
Ed un nome. Uno diverso dall'altro. Beh...fantastico.
Capisco perché in America quando uscirono i genitori facevano ore di coda e risse per Natale pur di accaparrarsene una! Il luogo di nascita di queste bambole è Babyland General Hospital, un parco a tema presentato come nursery, centro adozione, luogo di nascita, e i dipendenti interpretano i dottori e gli infermieri. Inizialmente qui si vendevano le prime bambole .
Si trova a Cleveland, Georgia. Stati Uniti.
Ma cominciamo dall'inizio: all'inizio queste deliziose bamboline si chiamavano "Little People", e sono una diversa dall'altra, proprio come le bambine . È il 1978, e ad avere questa brillante idea è Xavier Roberts con l'aiuto di quattro artigiane. Allora ancora si vendevano al Babiland General Hospital. Nell'82 il cambio del nome in "Cabbage Patch" giusto in tempo per narrare la loro storia, scritta apposta da Susanna Nance Schlaifer, in cui si narra di questi bimbi nati sotto un campo di cavoli.... Ed uscì anche la versione della storia lunga, una sorta di avventura con i cattivi ed i buoni di cui fecero cartoni animati, gadget e quant'altro. Il fatto che questo luogo esista realmente deve avere avuto un forte impatto sulle bimbe di allora.
Io già mi immagino la scena di queste bambine....che bello!!!! :)
Perché l'America è sempre l'America....
Ancora oggi questo luogo è visitato da tanti bambini. Io credo che ci fosse qui in Italia un posto del genere avrebbe un enorme successo...
E torniamo al mio discorso. Le bambole secondo me in Italia non sono state apprezzate e valorizzate come avrebbero dovuto essere. Qui in Italia sono state commercializzate come "I bamboli del campo incantato", ma non avendone conosciuto la storia credo che poche bambine abbiano apprezzato queste bambole dall'aspetto un pò buffo, ma molto dolci.
Non dimentichiamo che sono gli anni in cui è difficile tenere testa a Barbie ed a tutti i suoi incredibili accessori.
Una bambola che vuole essere adottata è roba per bambine romantiche. O per collezioniste.
Molto meglio vivere qualche momento nel mondo incantato delle bambole che affrontare la dura realtà?
Chissà... Per fortuna possiamo avere opinioni diverse.
Un saluto a tutte voi
Antonella
domenica 19 aprile 2015
le bambole in silicone
Il procedimento con cui si realizzano è lunghissimo, e qui le capacità dell'artista vengono tutte fuori, il costo dei materiali è elevato ed è per questo che costano parecchio.
Il primo passaggio consiste nel modellare il neonato come lo si desidera, di solito si usa la pasta polimerica. Una volta modellato si realizza lo stampo col quale viene realizzato l'originale. Per lo stampo si usa solitamente il gesso o la gomma siliconica.
Dopo di che viene fatta la colata di silicone all'interno dello stampo.
Per ottenere il miglior risultato possibile bisogna usare il silicone al platino, infatti lo usano per fare le protesi e gli effetti speciali, è pigmentazione in modo da ottenere il colore dello incarnato che si desidera.
Infine si passa alle finiture come per le reborn, capelli, ciglia, abbigliamento, unghie ecc...
Sono delle vere e proprie opere d'arte....
A tutte noi collezionisti non ci resta che sognare di possedere una.
Spero di esserti stata utile! A presto
Antonella
domenica 5 aprile 2015
storie di bambole reborn
Unica nota positiva... ho ricevuto la mia ultima piccolina...una reborn in tedesca troppo carina!! Si chiama Bianca, ed ha un faccino troppo simpatico...
Sarei dovuta partire per il mare, ma meno male che non l'ho fatto e che ho potuto ritirare il pacco :) oggi quindi tra tutte le altre cose ho deciso di vestire a nuovo la mia nursery ed ho cambiato alle bimbe i vestitini....
Ho messo loro i vestitini delle feste...e quindi una profusione di tulle...scarpine...fasce e fiocchi!! Adoro perdermi in queste cose....
ma poi quante cose ci sono per le femminucce! Io avendo avuto due figli maschi mi sono un pochino persa tutte quelle meraviglie di abitini e fiocchetti...ed ora mi fa molto piacere godermele sulle mie reborn...:) non voglio dilungarmi troppo perché ho tanto da fare....e voglio sistemare casa per stare tranquilla. A presto cari lettori. E tanti auguri di una serena Pasqua.
Antonella
Ps. Prossimamente vi parlerò in maniera più approfondita di alcune reborner che ho avuto il piacere di conoscere, e vi posterò le foto dei miei gioielli. Ciaoooo! !!
venerdì 27 marzo 2015
le reborn ooak
Buongiorno a tutti, come state? Non vi siete ancora annoiati a leggermi? no???!!! Grazie a chi ha risposto di no....per gli altri....mi dispiace non essere riuscita ad interessarvi all'argomento!! Come al solito faccio la mia premessa quotidiana: la mia vita non gira tutta intorno a questa mia passione per le reborn. Come tutte le mamme e mogli ed oltretutto essendo casalinga, dirigo la mia azienda a conduzione familiare :)
Essere casalinghe è faticoso. Logicamente ci sono donne che lavorano e devono ugualmente occuparsi di casa, figli e marito....quasi tutte le lavoratrici lo fanno. Ma se non altro frequenti altre persone, ti confronti col mondo, hai una tua indipendenza economica. Stare tutti i giorni a casa a ripetere quotidianamente gli stessi gesti, gli stessi riti...è abbastanza alienante. Ogni giorno il tuo lavoro viene inevitabilmente distrutto...e rifai tutto daccapo. Però qualche vantaggio ce l'ha. Puoi coltivare qualche tuo hobby, avendo più tempo libero. Le bambole reborn fanno parte di questa parte della mia vita. E mi aiutano a in In In Inghilterra addirittura le utilizzano per patologie tipo la depressione. O la demenza senile. O in patologie come il morbo di Alzheimer. Da recenti studi è infatti emerso che le emozioni che scaturiscono tenendo in braccio una piccola opera d'arte a forma di neonato...di bambino, stimolano la produzione di endorfine, e questo ci dà quella sensazione di benessere e di serenità che ci fa stare bene. Avere una reborn è vivere un'esperienza..provare per credere.
Forte, no?? Di sicuro chi riesce ad emozionarsi maggiormente ha un animo sensibile...e che invece di ansia e stress si provino sensazioni piacevoli è molto positivo. A patto che ci si renda conto che alla fine sono comunque bambole, secondo me. Belle da ammirare e da mostrare con orgoglio.
Una reborn per essere considerata tale deve avere le fattezze di un bimbo...di una bimba. Dev'essere una riproduzione il più simile possibile ad un bimbo vero. Li sta la bravura dell'artista, quella che fa la differenza. Curare il dettaglio diventa d'obbligo. A volte alcune reborn sono talmente belle e dettagliate da rendere difficile credere non siano bambini veri! Ed è importante la cura del particolare...gli abitini saranno quelli per bimbi veri...lo stesso gli accessori, ossia ciucci, scarpine, cappellini, biberon con finto latte, bavaglino...
Stessa importanza ha l'ambientazione in cui si espone la reborn....di solito si usano gli stessi identici accessori dei bimbi, quindi culle, lettini, porte-enfant, cavallini a dondolo per i soggetti più grandi...e qui ognuno è libero di spaziare con la fantasia...di riciclare carrozzine dei propri figli o di cercare il pezzo d'antiquariato o vintage nei mercatini. Tipico dei giocattoli da esposizione è cercare la giusta ambientazione. Però dobbiamo pur sempre ricordare che non sono giocattoli adatti a bimbi piccoli, in quanto potrebbero essere pericolosi per la loro incolumità. E soprattutto, sono oggetti delicati. Il procedimento del reborn ing è lungo e complicato. Seppure i colori con cui sono dipinte non dovrebbe andar via...bisogna fare attenzione affinché non si bagni, o sia esposta alla luce diretta del sole, o ad ambienti umidi e freddi. È l'opera di un artista, un artigiano esperto...e come opera d'arte va trattata. Di bambolotto simili a bimbi ve ne sono parecchi, e molto più adatti al gioco delle bimbe.
Sono giochi prodotti in serie, che hanno le caratteristiche di sicurezza necessarieaffinché possano essere destinati abdei bambini. Mentre le reborn sono pezzi unici, sempre ffatto a mano e diverse una dall'altra. Avrete sentito parlare delle OOAK. La sigla significa "one of a kind" , e significa pezzo unico, irripetibile, artigianale. Spesso troviamo questa sigla nelle inserzioni, quando trovate questa sigla significa che di quella bambola ne esiste solo una e non ce ne saranno mai altre. È ancora uno scalino più in su delle reborn. Significa che non derivano da kit prestampato ma che nascono da materiale di riciclo, o vengono addirittura scolpiti appositamente gli stampi in cui poi viene colata la resina polimerica o vinile o silicone che sia.
Ma questo argomento lo riprenderemo meglio un'altra volta...vado a preparare pranzo ai miei ragazzi...un saluto a tutti coloro che mi seguono! A presto
Antonella xxx
lunedì 23 marzo 2015
Reborn...che passione!
Ecco...voi immaginate sia così.
E tra discorsi di nuove ricette...ultimi acquisti...o l'ultimo gossip su quanto accade all'Isola dei famosi...mi chiedete di raccontarvi qualcosa sulle mie reborn.
Premetto...non sono qui ad insegnare niente a nessuno...non ne ho i titoli e nemmeno mi interessa. Chi vuole può andare su Wikipedia a leggere le nozioni su cosa sono e come nascono (e dove...) le reborn, io cerco solo di dare qualche consiglio, qualche piccola spiegazione...il tutto ovviamente basandomi sulla mia esperienza personale. So benissimo quanto ci si può sentire smarrite la prima volta che intendi acquistare una reborn, perché io stessa ci sono passata. Ed è poi il motivo per cui ho aperto questo blog...
Allora...parliamo dei particolari che possono fare la differenza.
I kit, per cominciare.
Ogni reborn parte da un kit (o il 99%): in effetti anche se per definizione si chiamano così, in realtà sono tutte delle "newborn" cioè appena nate, mentre le prime bambole reborn, cioè rinate, erano bambole più o meno vecchie a cui veniva fatto un restyling completo.
I kit invece sono nuovi, pronti per essere trasformati, e sono copie di originali creati da artisti bravissimi, i quali in questo modo danno la possibilità ad altri artisti di riprodurre le loro opere.
Per farvi capire meglio, chiunque può acquistare un kit di un modello reborn, ma seppure si parte tutti dalla stessa base, si avranno sempre risultati diversi.
I kit più pregiati, di artisti molto bravi e famosi, di solito sono numerati, cioè ne viene fatta una certa quantità e poi gli stampi vengono distrutti, per non inflazionare troppo il mercato
con lo stesso modello. Le quantità possono variare da poche centinaia a qualche migliaio, e so per certo che quando esce un nuovo modello ed è particolarmente raro, nel giro di poche ore i kit vengono tutti venduti. Dopodiché, chi lo vuole acquistare lo trova sicuramente a prezzi maggiorati.
Quando vedete una reborn che vi piace particolarmente ma per qualsiasi motivo non riuscite ad acquistarla non disperate; vi basterà prendere nota del kit da cui proviene e con un po di fortuna ne troverete un'altra. Occhio però. Non sarà mai uguale alla prima. Anche la stessa artista se fa più di una copia usando lo stesso kit non può farla identica perché essendo un'opera artigianale non sono fatte in serie. E questo è anche un vantaggio....sapere che le nostre bambole sono uniche anche quando si somigliano le rende più pregiate e collezionabili.
Un saluto a tutti voi, i miei doveri di Cenerentola del 2000 mi chiamano....
A presto!
Antonella xxx
sabato 21 marzo 2015
Post scriptum...
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate del mio blog, se avete suggerimenti o domande sono bene accette!
Antonella
come scegliere la bambola reborn
Parlando con varie persone mi sono accorta che tanti (perlopiù tante...) non sanno dove acquistare queste bellissime bambole, né tanto meno come scegliere la più adatta a sé.
Intanto voglio partire da un presupposto...le reborn creano dipendenza.
Se entrerete in questo mondo fatato difficilmente ne uscire te senza esserne diventate accanite sostenitrice, e logicamente senza averne acquistata almeno una.
Da una reborn in poi...il passo è breve.
Ma se permettete, quale altra collezione ti infonde la stessa tenerezza? Cosa c'è di più puro, dolce, delicato di tanti bebè? E oltretutto si ha il vantaggio di avere solo gli aspetti positivi dei bimbi piccoli...quindi niente notti insonni, cambi di pannolino o pianti.
Ma il punto di vista di chi colleziona o di chi ne acquista almeno una è sempre e solo estetico, o comunque emotivo, perché magari quella bambola assomiglia tanto a tuo figlio da piccolo o perché ti innamori di quel faccino, quell'espressione particolare.
Quindi il primo requisito da considerare quando si acquista è che deve piacere, deve emozionarti.
Già...ma dove si trovano le reborn? Non esistono tutt'ora negozi dove vendono reborn, e questo sarebbe il mio sogno...quindi chi vuole acquistarle lo può fare tramite internet. Anche se qui in Italia siamo agli albori rispetto alla diffusione di questa arte, rispetto a Inghilterra, Germania, Belgio, Olanda e Francia, anche noi abbiamo delle ottime reborner.
Non ho nominato l'America perché lì proprio non c'è gara, questo fenomeno vi è proprio nato, e come per tanto altro l'America è avanti a noi di una decina d'anni buona.
Tutte le reborner che si rispettano hanno la loro "nursery", cioè un sito internet di presentazione dei loro lavori, e basta girare nel web per rendersi conto che vi è un'ampia scelta.
Ma, in definitiva, chi sceglie lo fa sempre basandosi su fotografie. Molto importante logicamente è il passa-parola, si va anche qui per conoscenze, e se hai visto qualche loro lavoro a casa di qualcuno sei molto facilitato. Comunque è una forma di fiducia non indifferente, ma se sai che sei nelle mani di una brava artista puoi stare certa del risultato. Tanti non conoscono nessuno...però. Qui subentra il proprio gusto estetico, ed il proprio portafoglio.
Una buona reborn non può costare eccessivamente poco. E più particolari dettagliati avrà, più costa. Anche qui l'offerta spazia tra cifre a volte molto differenti tra loro. Come mai?
Per prima cosa, dipende sempre dal kit da cui si parte. Ci sono kit più economici e kit ad edizione limitata, magari di pochi numeri. Se già un kit costa 200 euro, logicamente sale anche il prezzo per il cliente; e poi...sono sempre parecchie ore di lavoro che se ne vanno. Se si arriva a fare anche 9 strati di colore per rendere la pelle più realistica possibile, se si effettua il micro-rooting per i capelli, se sono stati curati tutti i particolari, una bambola reborn non può costare da nuova meno di 3/4/5 cento euro e anche più.
E quelle che costano meno? Per esperienza posso dire che la maggior parte sono realizzate da artiste con meno esperienza, meno maniache del dettaglio. Non per questo sono brutte o non dobbiamo prenderle in considerazione... Anzi, di solito chi comincia una collezione parte da reborn meno costose...per poi diventare sempre più esigente!
In ogni caso, il talento delle artiste che le realizzano è importantissimo.
Tanto più la reborner è talentuosa, quanto le sue opere saranno quotate e bisognerà letteralmente accaparrarsele a suon di aste.
Quindi, prima di acquistare una reborn informatevi, guardate nei vari siti, nelle varie nursery, su ebay...ragionate un pochino su tutti gli aspetti, e decidete con calma.
In fondo, non è pane che bisogna acquistare per forza! Deve essere un piacere, un motivo di gioia. Buon acquisto a tutte!
E grazie della vostra attenzione
Antonella
mercoledì 18 marzo 2015
acquistare una bambola reborn
Comunque sia, ho trovato una nuova casa a due delle mie piccole...erano le prime reborn acquistate e man mano che ne collezionavo altre, sempre più belle, estremamente realistiche e curate nei dettagli, quelle non mi piacevano più.
Perché è palese una cosa,,,, e tutti i collezionisti mi daranno ragione: si parte acquistando un po a casaccio qualche reborn a basso costo, e si finisce col cercarle sempre più ricche di particolari e sempre più simili a veri bebè.
In meno che non si dica diventi reborn-dipendente e sei catapultata in una sorta di mondo parallelo dove scopri ogni giorno sfaccettature e risvolti di questo fantastico mondo.
Alla prossima ;)
martedì 17 marzo 2015
benvenuto e presentazione
Premetto, io esprimo naturalmente solo il mio pensiero, e non sono assolutamente qui per insegnare qualcosa a nessuno, semplicemente ho notato che è un argomento di cui non si parla e ritrovarsi a scambiare opinioni con chi condivide la mia stessa passione non può che essere piacevole.
Adesso però mi presento, mi chiamo Antonella, ho già festeggiato il mezzo secolo e faccio la casalinga...cioè il lavoro meno pagato del mondo! Ho due figli di 18 e 20 anni, un cagnolino che adoro, una bella casa....mi ritengo una privilegiata perché ho la fortuna di non avere problemi economici ed una salute discretamente Buona giornata.
Praticamente una persona assolutamente normale, come tante, e poiché vivo praticamente
circondata da maschi..mi sono creata un mio mondo parallelo tutto mio dove mi rifugio quando posso, fatto di hobby prettamente femminili.
Ed è proprio dell'ultimo mio hobby che voglio parlare, le bambole reborn.
Sono casualmente incappata un giorno su un annuncio di eBay dove se ne vendeva una, e sono stata subito incuriosita da questo mondo.
Ed ho cominciato a collezionarle.
Su cosa sono le bambole reborn non vorrei dilungarmi, perché credo tutti ne abbiano sentito parlare, ma io voglio cercare di aiutare chi seppure affascinata ed incuriosita non sa come fare a districarsi tra miriadi di annunci...
Premetto....ovviamente questo è e sarà sempre solo il mio parere, non mi reputo una grande esperta in materia ma probabilmente proprio per questo le mie spiegazioni sono alla portata di tutti perché volutamente parlerò dell'argomento come se fossimo in un salotto tra amiche che fanno due chiacchiere.
Allora..che dite...vi interessa?:)
se riuscirò anche solo ad interessare una di voi (o uno, perché ci sono anche collezionisti uomini), se sarò stata utile a qualcuno...mi riterrò soddisfatta.
Antonella